Il mercato dei Certificati bianchi non è corto, quindi le impennate dei prezzi registrate nella seconda metà del 2016 vanno ricondotte a ragioni diverse dai fondamentali. Il Gse conferma dunque in sostanza l'anomalia degli sbalzi delle quotazioni, e lo fa nel rapporto annuale sul meccanismo dei Titoli di efficienza energetica. Nella nota che accompagna la pubblicazione, il Gse sottolinea che “non rileva criticità in merito alla disponibilità di titoli sul mercato per assolvere all'obbligo minimo di risparmio 2016, comprensivo dei residui degli obblighi degli anni precedenti”.

Secondo le stime del Gse infatti al 31 maggio 2017 saranno potenzialmente disponibili sul mercato circa 7,7 milioni di Tee, a fronte di un fabbisogno (obbligo minimo 2016 pari a 5,61 mln più compensazioni 2014 pari a 0,56 mln) di 6,27 milioni di Tee.

Una risposta indiretta ma molto chiara e argomentata a quanto affermato la scorsa settimana dalla Fiper, secondo cui il balzo dei prezzi era dovuto a un mercato “corto”.

Il rapporto del Gse illustra i principali risultati ottenuti dal meccanismo incentivante nel 2016. I dati dimostrano, nel periodo preso in esame, “un trend positivo”, con 11.709 Richieste di Verifica e Certificazioni (RVC a consuntivo, analitiche e standard) e 815 Proposte di Progetto e di Programma di Misura (PPPM), per un totale di 12.524 istanze, con un incremento di quasi il 6% rispetto alle 11.760 PPPM e RVC registrate l'anno precedente. Anche i Titoli di efficienza energetica riconosciuti hanno fatto registrare un incremento del 10%: riconosciuti 5,5 milioni di Tee pari a circa 1,9 Mtep di risparmi energetici.

Download
Certificati Bianchi sintesi.pdf

Download
Rapporto annuale certificati bianchi.pdf



Torna indietro