Un emendamento del governo al decreto Milleproroghe rimuove una serie di norme nazionali che sanciscono la necessità di applicare le quote variabili degli oneri di sistema elettrico all'energia consumata anziché a quella prelevata dalle reti pubbliche. Proposta che renderebbe ancora meno verosimile che RIU e altre configurazioni di reti private come i SEU possano essere chiamate a pagarli, come prospettato di recente dall'Autorità per l'energia.

L'emendamento, il 6.2000 a firma Governo, depositato ieri, interviene essenzialmente su tre testi di legge: in primo luogo cancella il comma 5 dell'articolo 33 della legge “sviluppo” 99/09 che, istituendo le RIU (Reti interne di utenza), aveva stabilito che con l'eccezione di queste ultime gli oneri di sistema andassero pagati sull'energia consumata.

L'emendamento inoltre cancella tutti i commi dell'art. 24 del decreto 91/14 che introduceva per reti private come RIU e SEU (sistemi efficienti di utenza) sopra una certa soglia (esclusi i piccoli impianti da rinnovabili) l'obbligo di pagare una ridotta aliquota di oneri di sistema, un 5%, anche sull'energia consumata. Nell'impossibilità tecnica di calcolare l'energia consumata l'Autorità era incaricata di quantificare un valore forfaitario. L'emendamento stabilisce che tutte le eventuali attività in questo senso anche in corso ma non ancora perfezionate vengono annullate.

Infine l'emendamento modifica la legge 368/03 imputando ancora una volta solo all'energia prelevata dalle reti pubbliche e non più a quella consumata, come prevedeva l'art. 4, gli oneri dovuti dai consumatori elettrici come compensazione per gli enti locali che ospitano impianti nucleari destinati al decommissioning.

Tra gli utenti delle reti private e in particolare delle RIU ricadono tutti i maggiori soggetti industriali come Ilva, Fiat, Eni, Ferrero. Gli sgravi sugli oneri di sistema di cui essi beneficiano vengono pagati dalla generalità degli altri clienti (100 mln/anno nel 2011 per le sole RIU).

Basandosi tra l'altro sul citato passaggio della legge 99/09, che pur non essendo tecnicamente applicabile introduceva un principio generale, in una recente segnalazione l'Autorità per l'energia aveva prospettato l'estensione della quota variabile degli oneri anche all'energia consumata all'interno delle RIU nel quadro della riforma prospettata dal Milleproroghe, anche alla luce della parallela introduzione a regime delle (ben più rilevanti) agevolazioni per gli energivori ex Dl 83/12, di cui gli utenti RIU beneficeranno.

Con l'emendamento in questione il governo non solo non accoglie nulla di quanto proposto dal regolatore ma rimuove gli stessi riferimenti normativi su cui l'Aeegsi aveva basato le sue proposte.

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Emendamento art.6.pdf



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