Nel 2016 le fonti rinnovabili FER hanno coperto il 17,6% dei consumi finali di energia con un contributo rilevante nel settore termico ed elettrico.
E' quanto si legge nella relazione del Mise , quest'anno pubblicata in anticipo in vista della prossima presentazione della nuova Strategia Energetica Nazionale.

Prosegue il miglioramento dell'Efficienza Energetica.L'intensità energetica del PIL ha ripreso il suo trend di riduzione raggiungendo i 107,8 tonnellate equivalenti di petrolio per milione di euro, un decremento complessivo pari a 4,3% rispetto al 2012.Tale miglioramento è frutto anche degli strumenti adottati ( detrazioni fiscali, Conto Termico, Certificati bianchi) che hanno portato a rilevanti risparmi di energia e alla riduzione di emissioni inquinanti.
Riduzione della dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere.La quota di fabbisogno energetico nazionale soddisfatta da importazioni nette rimane elevata ma più bassa di circa 7 punti percentuali rispetto al 2010.
Cala la domanda di energia primaria ma crescono gli impieghi finali.Si contraeva domanda di energia primaria ma crescono gli impieghi finali (0,9% rispetto il 2015).
Differenziale fra i prezzi dei prodotti energetici in Italia e nell'Unione Europea.Il differenziale fra i prezzi dei prodotti energetici in Italia e nella UE rimane positivo e si è arrestato il processo di convergenza iniziato qualche anno fa.
La relazione in allegato



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Situazione energetica nazionale 2016.pdf



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