Investire adesso per evitare che sia troppo tardi. È questo il messaggio emerso dall’ottava conferenza annuale sull'efficienza energetica a Versailles. L’AIE, come Federesco ricorda da anni, ha ribadito la centralità dei processi di efficienza come primo passo per contenere il riscaldamento globale.

All’interno del documento Energy Efficiency: The Decade for Action si evidenzia la necessità di aumentare l'efficienza energetica dall’attuale 2,2% a oltre il 4% annuo entro il 2030. Gli stessi investimenti da parte dei governi devono passare dagli attuali 600 miliardi di dollari a oltre 1.800 miliardi. I vantaggi sarebbero incredibili. Si assisterebbe secondo le stime a un pesante taglio delle emissioni, oltre che alla ridistribuzione dell’energia risparmiata verso fasce di popolazione più a rischio.

La Federazione ha sempre ricordato come il primo processo per raggiungere una giusta transizione sia legato all’efficienza. Questa dinamica viene ribadita anche in ambito internazionale grazie al grande lavoro svolto dal Global ESCo Network, di cui Federesco fa parte, presente a Versailles per sottolineare la centralità delle Energy Service Company in questo settore.

“Contenere l’aumento medio della temperatura è la grande sfida a cui dobbiamo trovare una soluzione - commenta il Presidente di Federesco, Claudio Ferrari -. Le ESCo, come anche la Comunità europea ribadisce in ogni suo documento, mettono l’efficienza energetica al primo posto. Questa è la strada che i governi devono seguire nei loro piani per la lotta al cambiamento climatico. Come Federazione speriamo che grazie anche al rapporto della AIE ci si accorga della grande opportunità che questi processi rappresentano per il nostro futuro e per il nostro Paese”.



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