Aggiornamento in merito alla trasmissione alla Commissione europea della proposta di decreto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili e ai requisiti relativi agli incentivi per la realizzazione degli impianti. Risponde all'interrogazione dell'On. Ferrari il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

INTERROGAZIONE

RISPOSTA MINISTRO PICHETTO FRATIN
Riguardo alle questioni poste, in primo luogo voglio ribadire che lo schema di decreto concernente l'incentivazione delle configurazioni di autoconsumo è stato condiviso con gli uffici della Commissione durante tutta la fase di prenotifica, già quindi dallo scorso febbraio, come citato dall'interrogante, a cui è seguita tutta la procedura di notifica formale, finito il contraddittorio anche con quelli che possono essere i percorsi di modifica.

Sin dalla fine della prenotifica, è stato avviato un proficuo scambio con gli uffici della Commissione sullo schema incentivante per agevolare la valutazione delle compatibilità del regime proposto con la normativa in materia di aiuti di Stato. Difatti, a differenza degli usuali schemi di sostegno alle fonti rinnovabili e per precisa scelta del legislatore nazionale in sede di recepimento della cosiddetta direttiva RED II, la misura è volta ad incentivare la quantità di energia condivisa nelle configurazioni di autoconsumo o nelle comunità energetiche, mediante il riconoscimento di una tariffa premio, il cui accesso, peraltro, non richiede la preventiva iscrizione a bandi o registri.

Inoltre, a questa innovativa modalità di incentivazione, al fine di garantire maggiore certezza per la promozione di tale configurazione, si è aggiunta la necessità di notificare, nell'ambito dello stesso provvedimento, anche la misura del PNRR, che prevede contributi in conto capitale fino al 40 per cento del costo di investimento. Era a norma di finanziamento e non a fondo perduto. L'approfondito scambio di interlocuzione con la Commissione è stato arricchito dalla necessità di verificare anche la congruità, rispetto alle regole del mercato (quindi anche con l'AGCM), del cumulo dei benefici nel caso di configurazioni realizzate nei comuni con popolazione al di sotto dei 5.000 abitanti.

Infine, con riferimento alla paventata previsione dell'accesso all'incentivo tariffario per i progetti avviati a seguito dell'entrata in vigore del decreto, si specifica che il testo condiviso con la Commissione non contempla tale previsione. Si fa, infatti, riferimento a quanto previsto dal decreto legislativo n. 199 del 2021, all'articolo 8.

Considerata l'importanza strategica della misura per il nostro Paese e anche l'attesa dei cittadini, sto portando avanti, peraltro personalmente, anche un po' i confronti. Proprio questa mattina ho avuto una lunga telefonata col commissario Gentiloni, che colgo l'occasione, in seduta pubblica in questo caso, di ringraziare anche per la disponibilità personale dei suoi uffici. Quindi, ho portato avanti personalmente l'interlocuzione con la Commissione europea, al fine di accelerare l'iter di registrazione finale, trasmissione e valutazione, per arrivare quanto prima alla più rapida applicazione.



Torna indietro