ENEA e Sapienza Università di Roma, nell'ambito del progetto ES-PA, hanno pubblicato uno studio che dimostra come in campo edilizio oltre il 95% dei materiali da demolire possano essere riutilizzati per la riqualificazione della struttura stessa (35%) e per altri impieghi (60%), senza finire in discarica.

La metodologia di analisi presentata ha permesso di individuare e di quantificare tutti i materiali presenti in edifici vecchi o in disuso da reimpiegare in progetti di riqualificazione architettonica o per nuove costruzioni in un’ottica di economia circolare. I fattori fondamentali di questo approccio riguardano la quantificazione del valore ambientale dello stock di materiali di costruzioni in disuso o a fine vita, le banche dati dei materiali e mappature georeferenziate e le piattaforme di scambio di componenti e materiali provenienti dalle decostruzioni.

Uno studio fondamentale, sottolinea Federesco, che potrà supportare il settore e spingere ancora una volta la Pubblica Amministrazione a fare il necessario passo per ristrutturare gli edifici pubblici e privati, creando posizioni di lavoro verdi e generando benefici a livello ambientale e sociale. Il meccanismo ESCo è pronto per questi investimenti e per accogliere il Decreto sulle Case Green nella maniera più corretta a favore di cittadini, imprese e PA.

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